Andrea Strizzi (Giussano, 1993), proviene da una famiglia d’arte. Si laurea all’Accademia di Belle Arti di Brera nel triennio in Scultura e nel biennio specialistico in Decorazione, attualmente è assistente presso la Scuola di Decorazione di Brera. In Accademia sviluppa una ricerca poetica sulle valenze formali e semantiche dell’impronta, sperimentandola attraverso l’uso di diversi materiali e vince una borsa di studio come tecnico-assistente in Tecniche della formatura. Nel 2017 si laurea con il massimo dei voti in Scultura con la tesi La polvere e l’impronta nell’opera di Claudio Parmiggiani. Nel 2019 si laurea con lode in Decorazione con la tesi L’impronta come gesto e tattilità e con l’installazione audio-tattile Toccare il suono - Impronte sonore, accessibile sia a vedenti che a non vedenti. Dal 2014 porta avanti una collaborazione con la Civica Jazz di Milano, diretta da Franco Cerri, Enrico Intra e Maurizio Franco, realizzando esposizioni di disegni, proiezioni di progetti audiovisivi e spettacoli dal vivo tra musica, disegno ed improvvisazione, presso il Piccolo Teatro, il Museo del 900, la Camera del Lavoro di Milano, il castello Oldofredi di Iseo e in numerosi festival tra cui Iseo Jazz, JazzIt Fest e Mit Jazz Festival. Nel 2019 realizza uno spettacolo dal vivo con il Maestro Enrico Intra: Segni nel Suono, improvvisazione a quattro mani tra musica e disegno, all’interno della ex Chiesa San Carpoforo dell’Accademia di Brera. Dal 3 luglio al 5 agosto 2021 realizza presso la YAG/Garage di Pescara la sua personale Toccare il suono – Impronte sonore, installazioni audio-tattili accessibili a non vedenti e vedenti. In questo evento, organizzato con il sostegno dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti - Sezione territoriale di Pescara, l'artista presenta dieci installazioni, realizzate con il percussionista Stefano Corbetta. Attualmente, in qualità di assistente, coordina un laboratorio dal nome Impronte sonore - Interazione tra disegno e musica, portando agli studenti della Cattedra di Cromatologia della Prof.ssa Maria Cristiana Fioretti, la sua personale esperienza di disegno dal vivo e di interazione tra musica e immagine.