Martina Cioffi (Como, 1991). Artista visiva formatasi presso l’Accademia di belle arti di Brera a Milano. Dopo aver conseguito con lode sia la triennale che specialistica, dal 2017 collabora presso la stessa accademia in qualità tecnico di laboratorio. L’installazione e la scultura sono i suoi mezzi di espressione prediletti, pur avendo sempre spaziato con le materie più svariate ed anticonvenzionali, dal 2020, si è concentrata nell’utilizzo prevalente della ceramica, creando con essa installazioni in ambiente. La sua ricerca si sviluppa attorno alle nozioni di tempo e paesaggio, sul nostro essere da-sein, con innate pulsioni di sessualità e morte, gettati in essi ed indissolubilmente ad essi legati. L’albero, sineddoche di paesaggio, è uno dei nodi centrali della sua ricerca. Site-specific è un concetto per lei fondamentale: realizzare un progetto su misura per un luogo significa trovare e percepirne la meraviglia intrinseca, cercare di esaltarne la bellezza e restituirne la magia. Nel 2021 partecipa alla residenza Falìa* a Lozio (BS) ed alla residenza Radici nel 2020 a Terni, mentre nel 2016 ad Humus Park 5th international land art meeting and exposition a Polcenigo (PN) ed alla prima edizione de I giardini di via Caravaggio a Pescara. Con la Yag di Pescara espone la sua prima personale nel 2018 dal titolo Fragile Eterno a cura di Ivan D’alberto nel 2018, mentre tra le ultime collettive espone, nel 2021, a Mariano Comense (CO) nella mostra Gallery sweet gallery outdoor IV edizione a cura di Elena Isella e Young artist in the hotel, a cura di Ivan D’Alberto, sull’Isola di San Servolo a Venezia nel 2019. Tra i premi vinti il Concorso di scultura Maria Grazia Vaccari a Signa (FI) nel 2021, Women 4arts nel 2020, la Biennale di Viterbo nel 2016 e Salon I a Milano nel 2015.